Giovedì 26 luglio 2018
Nell’edilizia industrializzata secondo Umberto Zanetti di ZDA Zanetti Design Architettura, il lavoro del progettista cambia. "Il progetto deve precedere fin nei dettagli la fase costruttiva. Si pensa a tutto prima prevedendo le possibili varianti tipiche della fase di realizzazione. E’ una competenza che va sviluppata, richiede un'idea dell'intero processo e la conoscenza del punto di arrivo già dal primo giorno".
Zanetti, presentando a REbuild diversi casi di immobili di pregio prodotti in Italia ed esportati, ha sottolineato: “la costruzione 4.0 ha reso possibile la simultaneità di costruzione e realizzazione degli arredi. Non ho dovuto aspettare di fare un rilievo per disegnare i mobili. Questo ci mette in parallelo al mondo della costruzione navale in cui tutto viene fatto in 3D con pochi millimetri di tolleranza”.
(Guarda l'intervista video, nella quale Umberto Zanetti approfondisce le interessanti opportunità di internazionalizzazione e export che questo processo apre).
La progettazione a monte permette, infatti, di intervenire sul design interno, mentre l’immobile è ancora in fase di realizzazione, con il conseguente contenimento dei costi e l’ottimizzazione del risultato. Grazie a questa maggior sincronia tra architettura e design il progettista ha un’ulteriore occasione di valorizzare il proprio prodotto.
Tutto questo oltre ai vantaggi funzionali, estetici e di contenimento dei tempi e dei costi può diventare anche uno straordinario strumento di marketing. Per i futuri acquirenti non si tratterà più infatti di “acquistare sulla carta”, immaginando come sarà lo spazio abitato, ma di poter vedere concretamente il risultato con mobili e complementi d’arredo inclusi.
Un’esperienza d’acquisto “chiavi in mano” sempre più diffusa, come quella del complesso nòvAmpère a Milano che, nel cantiere in piena fase di costruzione, presenta un appartamento campione rifinito nei minimi dettagli e perfettamente funzionante, come raccontato qui http://www.manped.eu/2018/07/novampere-2/